
Il rapporto annuale di GS1, arrivato alla sua 21/a edizione analizza come di consueto i comportamenti di consumatori e venditori in tredici comparti non alimentari: dall’elettronica di consumo all'abbigliamento, dal tessile alla profumeria, dal bricolage all’ottica, dai giocattoli alla casa.
L'attuale pubblicazione, che si basa sui dati raccolti nel 2022 identifica in primo luogo come i principali eventi avvenuti nell’arco temporale in esame e cioè la conclusione della pandemia di COVID-19 (con la fine delle restrizioni e il ritorno alla normalità) e lo scoppio della guerra in Ucraina (con le tensioni geopolotiche e la scarsità di materie prime), abbiano inciso su consumatori e venditori.
In particolare, gli analisti di GS1 sottolineano come in questo contesto il mercato del Non Food abbia visto lo sviluppo di nuove tendenze, quali meno acquisti online e più spese in negozi fisici, la continua caccia alla convenienza tra bonus e promozioni o ancora la possibilità di riparare piuttosto che comprare di nuovo, mentre altre tendenze già in essere si siano consolidate, quali l’utilizzo di web e social per l’engagement con i clienti e l’attenzione alle tematiche di sostenibilità.
Il rapporto analizza inoltre i dati del mercato, che hanno in premessa una crescita complessiva dei consumi delle famiglie che ha segnato un +13,4% rispetto all’anno precedente, la quale ha impattato anche sul mercato dei prodotti non alimentari, che ha registrato un +4,3%, un dato che non solo conferma un trend di crescita già in atto dall’anno precedente, ma anche un valore corrente superiore nel medio periodo 2018-2022, salito di sei punti percentuali.
Ritornando alle tendenze del mercato nel periodo in analisi, la rinnovata frequentazione del negozio fisico da parte dei consumatori ha rallentato la corsa all’e-commerce, che aveva caratterizzato gli ultimi tre anni: “Il canale commerciale più frequentato rimangono le GSS (grandi superfici specializzate)”, spiegano gli analisti di GS1, “apprezzate per l’ampiezza dell’offerta e che coprono oltre il 50% del mercato in elettrodomestici bruni, articoli sportivi, abbigliamento e calzature e sono predominanti nelle categorie in cui è importante sia visionare il prodotto prima di acquistarlo sia ricevere il consiglio di un esperto, come nell’elettronica di consumo e nel tessile casa”.
Nel rapporto viene poi indicato come importante anche il dinamismo dei punti vendita fisici che si è registrato in altri comparti, come nel tessile dove i grandi magazzini hanno colto il primo risultato positivo dal 2016 e nell’abbigliamento sportivo, dove i negozi specializzati indipendenti hanno superato l’online diventando il secondo canale per giro d’affari: “I negozi specializzati rimangono leader in molti comparti, soprattutto in virtù del know-how, della personalizzazione e del servizio che assicurano”, si sottolinea. “La quota di mercato più alta è nei casalinghi (91,0% a valore), mentre resta superiore al 60% per ottica, cancelleria e bricolage”.
Tra le tendenze consolidate invece, la sostenibilità è argomento su cui la sensibilità continua a crescere, con i consumatori che si aspettano che i prodotti Non Food siano sempre più sostenibili, anche a fronte di un prezzo maggiore che sono disposti a pagare.
Pr questo è importante da parte dei retailer fornire informazioni chiare sulla merce utilizzando soprattutto formati digitali, tramite QR Code o fornendo link ai siti dei produttori e creando engagement e informazione sulle reti sociali.
L’aspetto dell’engagement online si rivela particolarmente strategico, poiché le reti sociali sono uno strumento di comunicazione fondamentale per i brand, che, si legge nell’Osservatorio Non Food 2023, “non si limitano in Rete solo a mostrare i loro prodotti, ma cercano di creare una relazione con il pubblico, con contenuti che invitano alla partecipazione (come quiz o giochi) o che affrontano temi socialmente rilevanti, come la tutela dell’ambiente o l’inclusione sociale”.
FARO, società che nasce per offrire servizi di sviluppo, agency e reddito immobiliare ha come attività fondamentale l’attenta analisi dello scenario del mercato dell’immobiliare commerciale e della sua evoluzione, unita a una corretta stima del potenziale economico e a una profonda conoscenza del prodotto.
Dallo studio della fattibilità allo studio del bacino d’utenza, dalle pratiche amministrative alla progettazione, dallo studio della viabilità alla commercializzazione, FARO affianca e sostiene il cliente durante tutte le fasi necessarie al buon esito dell’operazione immobiliare.
Le competenze di FARO si rivolgono principalmente ai proprietari di aree ed immobili che necessitano di riqualificazione, alle aziende della GDO, agli investitori istituzionali e agli investitori privati, offrendo una consulenza a 360°.